Il concetto di “scommessa sicura” rappresenta una strategia infallibile nel mondo delle scommesse sportive. Essenzialmente, questa tecnica consente agli scommettitori di piazzare puntate su tutti i possibili esiti di un evento sportivo, garantendo un profitto indipendentemente dal risultato finale.
L’elemento chiave in questa strategia è rappresentato dalle fluttuazioni delle quote messe a disposizione dai vari bookmaker. In alcuni casi, queste differenze di quote possono essere sfruttate per praticare ciò che nel contesto finanziario è noto come “arbitraggio.”
La prima fase per iniziare con questa strategia è individuare eventi sportivi o partite in cui i vari bookmaker propongono quote divergenti. In situazioni simili, scommettendo una determinata somma di denaro su tutti gli esiti possibili, assicurandosi che ciascuna puntata sia effettuata su bookmaker differenti, si può conseguire un profitto totale, a prescindere dall’esito finale dell’incontro. Queste scommesse sono comunemente conosciute come “surebet” o “sure bet,” cioè scommesse sicure.
Una “scommessa sicura,” abbreviata spesso in “arb,” è una strategia di arbitraggio che viene automaticamente calcolata per consentire agli scommettitori di piazzare puntate contrapposte su un medesimo evento sportivo attraverso diversi bookmaker. La bellezza di questa tattica sta nel fatto che, a prescindere dall’esito dell’evento, il giocatore uscirà sempre vittorioso!
Le opportunità di arbitraggio possono manifestarsi per vari motivi, e qui ne elenchiamo i principali:
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- Quote generosamente superiori dovute alla competizione tra diversi bookmaker.
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- Incapacità dei bookmaker di monitorare le decisioni dei loro concorrenti, portando così a offerte di quote divergenti.
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- Errori commessi dai bookmaker che generano quote sbilanciate.
Un esempio pratico di “Scommesa Sicura”
Facciamo un esempio con un ipotetico match di Tennis tra Tennista A e Tennista B:
| Quota vincente A | Quota vincente B | |
| Bookmakers 1 | 1.75 | 2.15 |
| Bookmakers 2 | 1.90 | 1.95 |
Questa la formula per il calcolo della SureBET
(1/1.90 + 1/2.15) < 1, (0.52+0.46) < 1, 0,98 < 1
Abbiamo quindi una Surebet, seppure con un margine minimo.
Investendo 100€:
- 53€ su “quota vincente A” a 1.90, potenziale vincita 100.7€
- 47€ su “quota vincente B” a 2.15, potenziale vincita 101.05€
A prescindere, quindi, dall’esito del match registremo un profito del 1% circa. La bravura dello scommettitore sta anche nel trovare le Surebet più convenienti.
Attenzione! Non è sempre tutto così scontato e bello
La proposta sembra allettante, ma bisogna fare i conti con la realtà, dove i profitti sono generalmente molto più modesti rispetto all’esempio fornito. In effetti, si tratta quasi sempre di un rendimento inferiore all’1%. Quindi, se consideriamo un rendimento tipico del 0,5%, su un investimento di 1000 euro otterremmo appena 5 euro di profitto.
Perciò, sono necessarie ben 200 puntate con un rendimento dello 0,5% ciascuna per raddoppiare l’investimento, ossia per guadagnare 1000 euro in più.
Questa fatica è da tenere in considerazione, specialmente se si pensa che bisogna cercare continuamente le quote e piazzare le scommesse manualmente. Inoltre, considerando che per effettuare 200 puntate potrebbe essere necessario un anno intero, diventa ancor più evidente il tempo e lo sforzo richiesti.
Va inoltre sottolineato che esiste un certo grado di rischio, dato che per ottenere la vincita garantita è necessario scommettere contemporaneamente su tutti gli eventi alle quote predefinite. A volte, però, le quote possono variare rapidamente, mettendo a rischio il profitto se una delle quote predefinite cambia tra una scommessa e l’altra. In questo caso, è comunque necessario piazzare la scommessa, anche se a una quota leggermente diversa, altrimenti si potrebbe subire una significativa perdita di capitale, mettendo a repentaglio l’intero sistema.02
